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giovedì 2 luglio 2020

24 giugno: solstizio d'estate e san Giovanni

Da qualche anno ormai aspetto il giorno di San Giovanni o i giorni vicini per andare a raccogliere l'iperico, detta anche erba di san Giovanni o scacciadiavoli. 
Ce n'è un po' nel giardino di casa mia ma non è molto, perciò di solito con amiche cerchiamo posti in montagna o sui colli in cui sappiamo o ci è detto che ce n'è tanto.
Quest'anno ho iniziato ad occuparmi di un terreno di famiglia e passeggiando per il campo mi sono accorta che una zona era piena di piantine d'iperico e ho deciso che a giugno sarei andata a raccoglierlo lì (molto più vicino e comodo del solito). 
Il 24 dunque sono andata raccoglierne un bel vasetto pieno che poi una volta tornata a casa ho rabboccato con olio d'oliva e ho messo al sole a macerare. 
Questa sfera che vedete sopra al vasetto serve per far uscire l'acqua che evapora, che altrimenti farebbe irrancidire l'olio. 
Se non l'avete basterà aprire il tappo e asciugare le goccioline d'acqua durante le ore più calde. 
Ah la foto è fatta in casa perché ogni sera lo riporto dentro ;-) 
Prima di usarlo e filtrarlo aspetterò una quarantina di giorni e poi sarà pronto il mio fantastico unguento per la pelle, ottimo in caso di scottature e cicatrici! 

Fatalità quel giorno ho incontrato un anziano parente esperto di piante e di antiche ricette e mi ha spiegato quella del nocino! E così avendo tanti alberi di noce ho pensato di prepararlo anch'io! 
Ho raccolto un bel sacchettone di noci, le ho lavate e asciugate, le ho tagliate in 4 pezzi con l'aiuto di una forbice per potature, li ho messi in un grande vaso di vetro da 5 litri (ci sono state giuste giuste) e poi ho riempito tutto con alcool buongusto e chiuso il barattolo ermeticamente. 
Ora questo dovrà stare a macerare per 80 giorni e ogni giorno si mescola capovolgendo il barattolo. Dopo gli 80 giorni si può filtrare e aggiungere lo sciroppo di acqua e zucchero! Se volete le proporzioni precise scrivetemi nei commenti e ve le do!!! 

Ritornando all'iperico, la sua fama non si deve solo ai miracoli che fa con le scottature, ma anche alle sue proprietà antidepressive e in generale sull'umore delle persone, così quest'anno ho deciso di fare anche la tintura madre di iperico sempre usando le sommità fiorite! 
Ho fatto un'altra raccolta, ancora più copiosa della prima, e l'ho messa a macerare in una soluzione idro alcolica. Questa deve stare 15 giorni e poi una volta filtrata sarà già pronta all'uso! Da prendere in goccette per via orale nell'acqua da bere. 
Ho fatto un po' di ricerche e finalmente ho deciso per 100 gr di pianta di usare 205 gr di alcool a 95 gradi e 25 di acqua... (sarebbe una soluzione alcoolica a 65 gradi tenendo conto anche dell'acqua contenuta nella pianta fresca). 
Il tutto è da conservare in luogo fresco e riparato dalla luce. 
Basta pochissimo tempo e già esce un colore rosso acceso meraviglioso che poco a poco tenderà al marrone! 
Ah e come se non bastasse qualche giorno fa mio papà mi ha portato un vasetto di oleolito di iperico che ha raccolto a valdibrucia, Sull'Appennino tosco romagnolo... Insomma quest'anno l'iperico va alla grande! 
Che ci sia qualche messaggio subliminale? Jejjejeje