Viaggio Ciclico 2021- calendario
Ho ricevuto questa bellissima lettera da una donna che ha partecipato al laboratorio che propongo insieme ad Annachiara Fontana "Tocchiamo con mano la donna che siamo - laboratorio anti tabù"
Mi ha talmente emozionata che ve la condivido <3
Sono sempre molto grata dell'energia di guarigione che si genera nei cerchi di donne e nei gruppi, e che circola tra tutti i partecipanti, me compresa!
Che
donna sono e che donna voglio essere?
Fino a poco tempo fa queste domande non
avevano risposta, probabilmente neanche me le ponevo, presa com’ero dal mio
stare nei pensieri e in un turbinio indefinito di emozioni che, molte volte, mi
portava a credere di essere strana, sbagliata, “difficile”. Tutti aggettivi che
per anni mi sono portata dietro come una eredità di sofferenza e di senso di
straniamento da me stessa e dal mio corpo. Corpo che, dopo la timida comparsa
delle prime mestruazioni a 16 anni, si è silenziato totalmente. Il ciclo non mi
arrivava più, suscitando tanto lo stupore delle mie amiche quanto la mia totale
indifferenza. Mente e corpo scissi. Il primo sovrastava il secondo in maniera
implacabile, ma le emozioni si ribellavano a questa prigionia, sgusciando fuori
dal controllo della mente e scatenando furiose tempeste nel corpo.
Cosa mi
stava succedendo?
Per cercare di rispondere a questa domanda ho cominciato un
viaggio in cerca della comprensione di me stessa e, nel cammino, ho trovato un Cerchio
di donne. Qui, con la complicità della Luna e della Madre Terra, ho per la
prima volta capito che anche noi donne siamo parte di una ciclicità che ci fa
sentire, a seconda del momento, energiche, intraprendenti, multitasking, incantatrici,
estremamente sensibili, intuitive e introspettive… ascoltando le altre donne,
confrontandomi con loro e raccontandomi, ho imparato che quello che sentivo era
assolutamente normale, e che era importante farci caso e identificare i
cambiamenti nel mio corpo.
Ho cominciato così, e poi mi sono resa conto che,
mese dopo mese, trovavo delle similitudini, riconoscevo delle sensazioni, delle
emozioni.
Allora ho iniziato a chiedermi se, per caso, quel turbine che anni
prima prendeva il sopravvento, fosse ascrivibile a questa stessa ciclicità ... e
se fosse stato veramente così? Il solo fatto di ipotizzarlo mi ha dato da
subito un senso di tranquillità, di fiducia, perché, pensavo, com’è arrivato,
prima o poi finirà, e, la prossima volta che si ripresenterà, saprò che nome
dargli: il ciclo, con tutti i suoi movimenti di energia, emozioni, materia e
sangue.
Il mio corpo ha ripreso a parlare, a parlarmi e, anche se non ho ancora
la risposta alle mie domande, so che sono sulla buona strada.
Sono nel cammino
del mio essere donna.
Grazie!!!